Emancipazione e potere,due termini che,negli anni ‘70,hanno fatto da bandiera al popolo femminista che rivendicava i propri diritti e riconoscimenti. Che cosa è cambiato da allora? Certo, qualche conquista è stata fatta,ma a che prezzo lo dimostra lo stato attuale della figura femminile.
In questi giorni, ho avuto modo di leggere un interessante articolo sul mensile AMICA (gennaio 2011).La giornalista Carla Ferron,ha affrontato questo argomento,esaminando la condizione della donna moderna,in diversi campi:dal matrimonio al denaro, dalla politica alla tecnologia. Nello specifico,in questo articolo, si parla di “Dovere”.
Per“Dovere” si intende “ciò che si deve fare” e corrisponde al significato che noi tutte ,noi donne,diamo a questa parola. Infatti, oggi come pure 50 anni fa, sia in casa che in famiglia la nostra assunzione di responsabilità resta enorme. Sondaggi e inchieste, indicano che è l’88% delle donne ad occuparsi di gestire la spesa,di cucinare, delle pulizie ecc.
E sempre più spesso, spetta a noi,far quadrare anche il bilancio familiare. Proprio per questo motivo,ci sentiamo investite dell’ulteriore dovere di sostenere anche economicamente, col nostro lavoro, la famiglia. Dalle statistiche risulta molto chiaramente che,dal momento che ci impegnamo in questo difficile compito,siamo meno soggette a finire “in rosso”.Siamo previdenti, sagge ed oculate e inoltre, non abbiamo difficoltà ad accollarci diversi compiti contemporaneamente. Ma in tutto questo, il rovescio della medaglia qual è? Il punto critico è che,per mantenere costante questo livello di attenzione,finiamo col sentirci sotto pressione come e forse più degli uomini.
Nella spirale che si genera,noi siamo intrappolate in questo ruolo fino a giungere alla sensazione dinon avere abbastanza tempo per noi stesse. L’articolodi Carla Ferron,si conclude con un’affermazione che fa riflettere. Paradossalmente ci sentiamo in colpa anche perchè dedichiamo poco tempo ad amici e partner,ai quali dovremmo dare molto di più.
Una delle accuse più ricorrenti degli uomini nei nostri confronti,è quella che noi donne, cerchiamo di cambiarli…forse è vero, dal momento che anche quando vogliamo bene a qualcuno,ci sentiamo spinte dal”dovere” di aiutarlo a migliorarsi.
Ho praticamente trattato lo stesso argomento in modo molto più caustico contro il femminismo da web che si attacca alle immagini dei cartelloni pubblicitari e non si occupa di problemi più seri.
Forse più che cambiarli, che è una pretesa che abbiamo quando ormai è troppo tardi, cioè quando ormai sono 'formati'….noi donne dovremmo imparare una cosa molto più importante…a FORMARLI MEGLIO!!!! Se crescono viziati, non partecipi alla vita familiare, poco attenti alla sfera emotiva e sue sfumature è perchè le 'mamme' non ce li abituano!!!! Quindi si può solo dire che chi è causa del suo mal pianga se stesso…
PAOLINA