Favole come percorso evolutivo
Fiabe e Favole scopriamo il loro potere nascosto
Fiabe e Favole hanno due connotazioni differenti. Come ben sappiamo, le fiabe sono racconti che portano il lettore in un mondo fantastico, dove si raccontano le imprese di personaggi immaginari come gli elfi, le fate oppure i più classici draghi. Per quanto riguarda le favole, invece, i personaggi principali sono animali o, in alcuni casi, oggetti inanimati.
Entrambe però, nonostante siano molto diverse per struttura letteraria, hanno in comune un elemento fondamentale per la psiche di grandi e piccini: la “morale“. Si tratta di un insegnamento importante, dal momento che riguarda l’etica del comportamento, ma non solo. Nelle fiabe, la morale è di solito incorporata alla storia mentre, nelle favole spesso compare nel finale, magari sotto forma di proverbio.
Fiabe e Favole, che cosa hanno in comune?
E perché definirle “percorso evolutivo“? Seguendo gli insegnamenti dei più rinomati psicologi dell’ultimo secolo, non possiamo non tenere conto del fatto che i personaggi presenti nelle fiabe e nelle storie che si snodano all’interno delle favole, hanno una doppia valenza. Da una parte sono il veicolo che ci trasporta nel mondo dell’inconscio e, dall’altra, rappresentano un simbolo, un archetipo.
Così, osservando con attenzione o meglio, ascoltando con i sensi accesi queste trame che si snodano nelle , potremmo restare stupiti di ritrovare in essi, una parte della nostra esistenza, sotto forma di allegoria. Per esempio, l’ultimo capolavoro di Tim Burton, ha riportato in auge la favola di “Alice nel Paese delle Meraviglie“. I personaggi di questo capolavoro di Lewis Carroll, ci prendono per mano e , insieme ad Alice, ci guidano in un viaggio introspettivo molto profondo. Alice si trova, nel racconto, in continue situazioni eccentriche, dove il suo inconscio è stimolato a trovare spiegazioni, a creare nuove forme di “pensiero laterale”. Credo che rileggere, o gustare nuovamente questo film, in questa nuova versione cinematografica, sia un esercizio molto interessante…per i grandi soprattutto.
Tra le favole più attuali e dense di significati importanti troviamo “La Bella e la Bestia” .
L’etica, la morale che queste favole ripropongono ai giorni nostri, è più che utile, direi indispensabile. In un momento in cui la coscienza di ciascuno di noi, sta faticosamente imparando a reintegrare i lati meno belli della propria personalità, questa storia ci spinge a non fermarci di fronte alle nostre “brutture”, ai nostri difetti, alle nostre mancanze. L’indicazione è quella di abbracciare ciò che siamo, di non avere paura di questi aspetti e, anzi, di farne tesoro. Cominciamo da noi, prima di tutto, e poi estendiamo questa qualità a chi ci circonda, così, con semplicità. La Bella accetta la Bestia e, alla fine, scopre che le sue brutture altro non erano che “errori di valutazione”. Fiabe e Favole, rivisitate con occhio attento e l’incanto del fantastico, aprono i mondi della nostra psiche e ci aiutano a riprenderci il sogno, lo stupore della magia della vita.
Vitiana Paola Montana
Counseling & Mentoring
L’effetto catartico di fiabe e favole accompagna lo sviluppo evolutivo. La loro magia ci riporta in un mondo di circostanze e di valori, favorendo forme di introspezione e di ricostruzione psicologica.
…e direi non solo “effetto catartico” Maria Rosaria. Le allegorie, la simbologia, i richiami ai miti, hanno una forza propulsiva che supera qualunque costrutto della mente. La trasformazione interiore prende quasi sempre il via da suggestioni oniriche che ci avvisano sul “qualcosa si sta trasformando, qualcosa sta cambiando”. Di fatto, alcuni sogni a carattere simbolico, se vogliamo, sono delle veree proprie “fiabe” rapportate al nostro ambiente di riferimento e che contengono, al loro interno, le chiavi di lettura della nostra realtà.
Grazie per l’intervento.