La resilienza psicologica

La Resilienza Psicologica: come superare un trauma.

resilienza psicologica

 

La resilienza psicologica è il ripristino dell’equilibrio emotivo compromesso di fronte alle avversità. Si tratta di una sorta di riassestamento, a livello psicologico, che la persona ha in seguito ad uno shock traumatico, ad una disgrazia o dopo essere stata sottoposta ad un periodo di forte stress. Altre situazioni in cui la resilienza può essere risolutiva sono, ad esempio, prolungati problemi familiari o di relazione, gravi problemi di salute oppure contingenze finanziare difficili, oltre a difficoltà pesanti in campo lavorativo.

La resilienza non è un’attitudine innata, non vi sono individui che la posseggono ed altri no. È un aspetto caratteriale, una sfumatura della personalità , atteggiamenti, riflessioni e azioni che tutte le persone possono imparare e incrementare.

Sviluppare la resilienza si può, si tratta di un percorso personale, in quanto ciò che per una persona può essere valido, per un’altra può non esserlo. Molto dipende dal tipo di reazione che le persone hanno di fronte alle avversità, i metodi che usano per aggirarle e, non ultime le differenze culturali.

Vediamo come potenziare la resilienza.

  • Creare buoni rapporti. Stabilire relazioni sane con i propri familiari e con gli amici più in generale. Imparare ad accettare con serenità il supporto che ci offrono le persone che si interessano a noi, produce un aumento della resilienza. In alcuni casi, le persone si sentono molto meglio quando fanno parte di associazioni o gruppi di solidarietà e possono rendersi utili agli altri. Assistere che è in difficoltà porta benefici anche a chi aiuta.
  • Non vivere le crisi come difficoltà impossibili da superare. È impossibile modificare  il fatto che accadano circostanze altamente stressanti; è possibile, però, modificare il modo in cui si definiscono  e come le si risolvono. Il suggerimento è di ricercare, in ogni situazione, un piccolo spazio per stare un po’ meglio, un modo per recuperare energie.
  • Accettare il cambiamento. Nella vita tutto cambia e a volte, quello che ci aspettavamo di realizzare, si allontana. È questo il momento in cui imparare a riconsiderare le scelte fatte e verificare come riprendere il cammino verso gli obiettivi che ci siamo posti, magari adottando un’altra strategia, cercare una nuova strada.
  • Obiettivi realistici. Evitare di focalizzarsi su risultati difficili da ottenere. Non raggiungere quello a cui tendiamo, nel breve termine, abbassa il livello di autostima e distrugge la resilienza. Piuttosto impariamo a compiere, ogni giorno, piccole azioni che, anche impercettibilmente, ci avvicinano un po’ d più ai risultati che vogliamo ottenere. Domandarsi “ cosa posso fare, adesso, di utile per avanzare verso quello che voglio realizzare?”, è spesso la cosa più sensata e vantaggiosa da fare.
  • Agire in modo deciso.  Anche se può essere difficile, nelle situazioni sfavorevoli è importante reagire con azioni decise. È l’atteggiamento più consigliato, piuttosto che estraniarsi dal problema e sperare che questo scompaia miracolosamente.
  • Imparare cose nuove.  Mentre lottiamo in una situazione avversa, spesso impariamo qualcosa di più su noi stessi, sulle nostre reazioni alle circostanze. È probabile, poi, che si acquisisca una nuova prospettiva della vita e si arrivi, così, a migliorare relazioni, ad aumentare la nostra forza d’animo a percepire un netto aumento della nostra autostima per essere riusciti a sostenere le difficoltà. Potremmo anche rivalutare il nostro lato spirituale e vivere meglio ogni aspetto interiore.
  • Coltivare la fiducia in se stessi. Accordarsi fiducia è importante. Imparare a fidarsi del proprio sesto senso, delle intuizioni, accresce la resilienza e sviluppa la capacità di trovare soluzioni ai problemi.
  • Guardare gli eventi da una prospettiva più ampia. In una situazione dolorosa, è importante cercare di mantenere l’attenzione il più possibile al contesto nel lungo periodo. Proviamo a pensare a come potrebbe essere lo scenario più avanti nel tempo, una specie di “proiezione” nel futuro che ci alleggerisca dal fissarci sull’evento doloroso e ingigantirlo a dismisura.
  • Prendersi cura di sé.  E infine, ultima ma non meno importante, è forse la regola migliore. Imparare ad aver cura di se stessi, dando voce ai propri bisogni, alle necessità primarie, ai sentimenti. Coltivare attività che ci gratificano, impegnarsi per ricercare il nostro benessere, sono azioni che consentono di aumentare la capacità di resilienza.

LETTURE CONSIGLIATE

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Questa selezione di letture è utile per imparare a superare con coraggio e determinazione un trauma o una situazione difficile. Altri accorgimenti per aumentare la resilienza e la sua applicazione nella vita quotidiana, possono essere, ad esempio, la stesura di un diario al quale affidare riflessioni, sfoghi e sentimenti che riguardano il trauma che abbiamo vissuto o l’evento stressante che ci ha penalizzato.

Anche coltivare la creatività può contribuire a rafforzare la nostra capacità resiliente. Cliccate sulla copertina per leggere l’estratto gratuito.

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Anche la meditazione, la cura del lato spirituale, hanno la loro importanza nell’aumentare la capacità resiliente. Il senso di unione che si sviluppa con queste discipline, fa riacquistare positività e speranza di miglioramento.

La cosa importante è trovare il nostro personale modo di incrementare questa importante capacità di risposta alle sfide della vita. Ognuno di noi può trovare quale sia la propria strategia migliore per favorire l’accrescimento della sua resilienza.

 

“Quello che non mi uccide, mi fortifica…” …direbbe Friedrich Nietzsche. Nell’opera autobiografica “Ecce Homo” egli afferma che persino la malattia rappresenta un’energica stimolazione a oltrepassare i propri confini, superare i limiti e … ritrovare il senso della vita.

Vitiana Paola Montana

Counseling & Mentoring

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Una risposta

  1. Monica ha detto:

    Molto interessante e critto bene grazie!

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