Gelosia: strategie e metodi per sconfiggerla (parte 2)
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Le conseguenze della gelosia
La gelosia all’interno di una relazione, può condizionare pesantemente le impressioni, l’immaginazione e la rappresentazione di una specifica circostanza, di un ricordo. Spesso quando siamo in balia del sentimento della gelosia, ci capita di pensare in modo assurdo, distorto. Quando ritroviamo la calma, poi, arriviamo a capire che, la realtà effettiva, è molto differente da quella che avevamo costruito nella nostra mente, durante l’attacco di gelosia.
Chiaramente siamo tutti quanti un po’ gelosi della persona cara e perfino di alcuni oggetti ai quali teniamo molto. Si tratta di una forma blanda di possessività. Il sentimento che proviamo pare dimostrare quanto è importante per noi la persona destinataria di questa nostra attenzione. Il coinvolgimento che dimostriamo, infatti, attesta il valore che questa persona ha ai nostri occhi. Dimostra il nostro essere legati a lei e la considerazione che abbiamo nei suoi confronti. Per questo, “quasi” tutti coloro che sono innamorati, arrivano a rendersi conto di essere gelosi del proprio compagno/a e possono constatare anche un altro particolare.
Se il sentimento della gelosia che proviamo verso il nostro partner è all’interno di confini accettabili, questa emozione viene accolta più benevolmente dal partner stesso, che può addirittura arrivare a gradirla proprio perché esprime un interesse sincero verso di lui/ei. Voi stessi converrete con me, che affermo una cosa reale e concreta, quando dico che non c’è una donna che non si senta gratificata dalla gelosia che le dimostra il proprio compagno.Non dobbiamo dimenticare, però, l’escalation delle emozioni che si verifica quando non riusciamo a controllarci.
Le ripicche, le sfide, l’orgoglio, la paura che si trasforma in rabbia.
Quando si cede alla gelosia entrano in gioco dei meccanismi che possono causare una vera e propria escalation emotiva. Supponiamo che sia la donna, in questo primo esempio, ad essere vittima di un attacco di gelosia. Quale sarà la sua reazione? Molto dipende, ovviamente dalla personalità di ciascuno, dalle circostanze e, quindi, potremmo avere diversi tipi di replica, tra i quali anche la più semplice indifferenza, come pure il tentativo di tenere a bada le emozioni. Spesso accade, però, che entrambi i partner arrivino ad applicare strategie di “rivalsa” nel tentativo di punire il compagno/a per un presunto atteggiamento frivolo.
Il primo risultato di questo scenario è l’incomunicabilità; tra i partner si alza un muro di freddezza che impedisce loro di venirsi incontro, di comprendersi e di capire, attraverso il dialogo, che cosa è accaduto.
Oltre alla difficoltà della chiusura emotiva, viene a crearsi anche un clima di disagio che può sfociare in sentimenti di ansia, di paura che possono raggiungere livelli altissimi fino a trasformarsi in rabbia. La reazione di rabbia è sempre la più temibile perché allontana i due partner ancora di più, azzera la comunicazione e causa perfino disagi fisici, come cefalee, dolori di stomaco e simili.
La gelosia mina la reciproca fiducia nella coppia
Il sospetto e l’ossessione
Che un po’ di gelosia sia salutare per il rapporto di coppia, può anche essere accettato. Quando però questo sentimento degenera in forme ossessive, la situazione si complica. Ogni emozione, se esasperata fino all’eccesso, diventa pericolosamente devastante. La cosa grave è che ciò riguarda entrambi i partner dal momento che quello geloso si affligge, soffre atrocemente, ma anche l’altro partner, colui che subisce la gelosia non ha una sorte migliore.
Ciò produce cambiamenti sostanziali al rapporto. Si crea un clima di tensione tra i partner. Il geloso diviene sospettoso per ogni piccola cosa e la vittima della gelosia diventa ossessionata dal timore di scatenarla, provocarla anche involontariamente. Entrambi, quindi, si ritrovano a vivere in perenne tensione con l’aggravante che ciò aumenta la distanza emotiva tra i due. Così la vita diventa infernale, invivibile; anche la più piccola e semplice azione di uno dei partner viene male interpretata e la relazione, in breve tempo, si trasforma in qualcosa di pesante e insopportabile.
La perdita del dialogo
L’irritazione, il senso di rivalsa e l’offesa
Il partner geloso è in preda all’irritazione; si sente offeso e il risentimento, il senso di rivalsa, lo spingono ad accusare il compagno/a in modo irragionevole, senza appello. Il partner vittima della gelosia cerca di difendersi come può e, la sua prima reazione, è quella di chiudersi, di non parlare, di non replicare per non scatenare una nuova scenata o per non inasprire la discussione. Ed è così che cala un muro di incomunicabilità che ha l’unico vantaggio di smorzare il litigio ma che non porta un reale beneficio alla situazione in quanto non agevola la comprensione dell’accaduto.
È solo “sopravvivenza emotiva”. Si evitano, cioè, tutte le occasioni che potrebbero favorire una chiarificazione, con il timore che questo provochi un riacutizzarsi dei litigi. E così si lascia passare del tempo, aspettando che affievolisca l’intensità della discussione, per tornare alla vita normale. Fino alla prossima volta che accadrà…inevitabilmente. Questo perché, l’assenza di dialogo, ha impedito ad entrambi di fare chiarezza sul comportamento di ciascuno all’interno di questa circostanza. Azioni, reazioni, incomprensioni e malintesi hanno contribuito, in questo caso, a innalzare quel muro di incomunicabilità scatenato dalla scenata di gelosia.
Estreme conseguenze
Lo scenario, a questo punto, ha ben poche opzioni. Se non si lascia spazio alla comprensione e al dialogo la coppia può anche arrivare a “scoppiare”. La prima, e più comune conseguenza a questa situazione è quella accennata poco sopra: la “chiusura emotiva” dei partner all’interno della relazione.
Una situazione molto dolorosa, in cui i partner vivono in solitudine, nel loro intimo, questo sentimento.
La chiusura emotiva annulla la tenerezza, la complicità, la gioia di condividere, la comunicazione, il gioco, tutte componenti fondamentali per un rapporto di coppia solido e gratificante.
La paura di non essere amati
Ancora una volta è la paura, che si trasforma prima in ansia e poi in rabbia, perché si ritiene l’altro responsabile di questa sofferenza, di aver creato tutto questo. La paura di non essere amati, apprezzati, è un sentimento molto complesso.
Si manifesta principalmente nei rapporti di coppia ma è presente in modo marcato, ad esempio, anche nel mondo del lavoro dove, la persona soggetta a gelosia, può ritrovarsi ad avere bisogno di essere gratificata, lodata, di vedere riconosciuto il proprio valore dall’ambiente esterno.
Il bisogno di riconoscimento è forse uno dei sentimenti più dannosi che una persona può provare oltre, forse, a quello della stessa gelosia o peggio dell’invidia. E in fondo di questo si tratta: sentirsi riconosciuti, accettati e, di conseguenza sentirsi importanti, amati. La persona gelosa, quindi, avverte come urgente il bisogno di rassicurazione, nel momento in cui si trova a vivere il suo personale dramma emotivo.
La scelta di restare “in superficie”
In alcuni casi, la paura di essere ferita nuovamente da comportamenti scorretti del partner, seppure del tutto involontari, spinge la persona gelosa a “ritirarsi”, all’interno del rapporto, scegliendo di viverlo superficialmente, in modo marginale, formale e poco coinvolgente.
Questo è l’esempio di alcune relazioni in cui ci si ritrova insieme per abitudine, dove si condivide poco o nulla e dove ciascuno tende a non coinvolgere (o a non farsi coinvolgere) il partner nelle proprie attività, proprio per il timore di incappare in situazioni che potrebbero creare problemi. Una sorta di relazione “controllata” che non è supportata da un dialogo ricco, fitto, dalla comprensione, dall’accoglienza e da un’intimità emotiva che rafforza lo scambio e sostiene il legame.
Niente di più sbagliato. Ignorare il sentimento della gelosia non è consigliabile perché questo porta a soprassedere sul problema e spinge le circostanze ad evolvere in modo distorto.
Come conseguenza quasi inevitabile, si avrà probabilmente una esplosione di rabbia che si manifesterà in modo incontrollato alla prima occasione e, molto probabilmente, in un contesto che non ha nulla a che vedere con i sentimenti.
La relazione “appassisce”
Le accuse prima, la rabbia repressa poi, l’indifferenza e la chiusura emotiva, col tempo erodono quello che di buono aveva la relazione.
Con questo muro che li divide i due partner non riescono più a comunicare e il rapporto si trascina altalenando tra abitudine, freddezza e risentimento. Non è difficile immaginare quanto, uno scenario come questo, possa influire negativamente su qualsiasi rapporto. Sarà quasi inevitabile che si giunga ad una chiusura pensando, probabilmente, che la colpa sia tutta dell’altro.
La lotta per il “potere”
Un altro aspetto che deve essere tenuto in considerazione è quello di verificare attentamente se, la gelosia presente nella relazione, stia creando una sorta di competizione, di lotta per il controllo o per l’esercizio del potere all’interno del rapporto. Se così fosse, se dopo un’attenta analisi riuscissimo ad avere la capacità obiettiva di riconoscere questo meccanismo, dobbiamo ricorrere ad un terapeuta ed avviare un percorso di coppia al fine di non danneggiare irrimediabilmente la relazione.
Che fare?
Il “geloso” deve necessariamente imparare a guardare negli occhi la sua emozione negativa. Senza esprimere un giudizio sui sentimenti che prova, deve rendersi conto di quali meccanismi li suscitano. Piuttosto che cedere all’emotività e reagire in modo istintivo, dovrà sviluppare il proprio autocontrollo per essere in grado di gestire un dialogo più sereno prima di tutto con se stesso e poi con le paure che sono all’origine della propria gelosia.
Che cosa possiamo fare quindi? Prima di tutto sforziamoci di accettare il sentimento che stiamo provando, se i gelosi siamo noi, oppure di accettare i timori del nostro partner se il geloso è lui/lei. Questo per togliere energia negativa alla situazione ed evitare che sfoci in un conflitto ben più difficile da gestire. Alzare le difese alla prima recriminazione blocca il dialogo e innesca una reazione a catena che crea subito la distanza emotiva. La persona affetta da gelosia morbosa non è in grado di “imparare” ad amare. Fino a che non si libera da questa limitazione, dalla paura, tenderà sempre a “possedere”; non ha la capacità di donare e donarsi ma sente solo il bisogno di “esigere”.
Comprendere la gelosia
Capire le emozioni
La gelosia nella coppia: cosa segnala e da dove nasce
La gelosia è un’emozione molto articolata. Al suo interno contiene delusioni, insuccessi, paure, bisogno di controllo e aspetti caratteriali che la stessa persona probabilmente non sa neppure di avere. Soprattutto, cerchiamo di comprendere il significato che sta dietro a queste emozioni. Le componenti più assidue della gelosia sono il pensiero ossessivo e il sospetto. Alcune ricerche effettuate da psicologi hanno dimostrato che, nelle relazioni di coppia dove uno dei due partner è molto sicuro dell’altro e gli dà fiducia, promettendo di essere fedele con impegno, i litigi causati dalla gelosia sono molto rari.
La causa di un atteggiamento improntato alla gelosia può essere ricondotta a:
– una sorta di rivalsa per difficoltà nei rapporti affettivi avuta in passato
– una tattica di difesa emotiva per arginare il timore di soffrire
– senso di inadeguatezza, di incertezza personale e carenza di autostima
– dipendenza affettiva dal partner e necessità di esercitare il controllo manipolatorio sulla sua vita
– eccessive aspettative sul partner (perfezione, inflessibilità)
Altre cause scatenanti possono essere:
– il timore di essere lasciati (abbandono)
– il senso del “possesso” (possessività)
– offesa (orgoglio ferito da un’azione del partner)
– necessità di essere unici (il senso/bisogno di esclusività)
– timore di perdere il controllo della relazione (paura che si inseriscano terze persone nel rapporto)
Analizzare le cause
Il sentimento della gelosia, può esprimersi e colpire in modi sempre diversi a seconda della sua origine. Alla sua base possono esserci circostanze differenti: il timore del ritorno di un ex, un tradimento, un sospetto di tradimento, ma anche il senso di allarme causato da una modifica del comportamento del proprio partner.
La psicanalisi ci dice che, realmente, noi soffriamo il sentimento della gelosia solamente una volta: nella primissima infanzia. Si tratta di un’esperienza terribile che viene ricondotta al senso di abbandono della propria madre; una sensazione di angoscia che lascia un segno indelebile nel bambino che ha la sensazione di essere lasciato, ingannato. E così per la prima volta il piccolo sperimenta la separazione dalla madre e si sente perso, il suo mondo sicuro crolla.
A partire da questi pregressi, la gelosia si cristallizza nel tempo ed assume sembianze diverse quando, ad esempio, si manifesta nella . Inizialmente può mostrarsi con modalità differenti. Può, cioè, mascherarsi e sembrare tutt’altro che gelosia, quando compare insieme a sentimenti ed emozioni diverse che possono essere interpretati in modo insolito dagli altri (ad esempio come reazione ad un problema personale: gli altri non sono nella nostra testa!).
La gelosia nella coppia
Freud dice che la gelosia è simile alla sofferenza, al dolore e la reputa un’emozione normale. Egli afferma che, se non ne siamo affetti, seppure in modo contenuto, significa che la stiamo reprimendo e che potrebbe danneggiarci a livello dell’inconscio, anche in modo serio. In base agli studi effettuati da molti psicologi, ciascuno di noi possiede una propria strategia inconscia per far fronte al sentimento della gelosia e, più in generale, dalla sofferenza sentimentale.
Le persone più sensibili arrivano a chiudersi emotivamente in se stesse, scegliendo di non aprire più il cuore a nessuno per la paura di essere ingannate e tradite. Alcuni si illudono e si convincono di essere indispensabili per il proprio partner che magari li tradisce veramente e continuamente. Per queste persone la gelosia rappresenta un comodo espediente per non affrontare il vero problema.
Come abbiamo anticipato nell’articolo precedente “Gelosia: strategie e metodi per sconfiggerla (parte1)”, la presenza della gelosia è indice di insicurezza; il geloso ha probabilmente un livello di autostima non consolidato e quindi proietta le sue incertezze sul compagno/a, e sulla relazione. Stiamo sempre parlando di “paura”, sia che si tratti di una sensazione concreta come pure di un sentimento ingiustificato. Esistono poi anche le persone che hanno un livello di possessività molto elevato. Per loro essere tranquille significa avere il pieno controllo della vita del proprio partner, a partire dalle sue frequentazioni, fino ad arrivare addirittura a controllare come si veste e che cosa fa nel tempo libero, per non parlare poi delle “ispezioni” del cellulare, diario personale/agenda o altro.
All’interno del libro “Gelosia: strategie e metodi per sconfiggerla”, potete trovare approfondimenti specifici sulla “gelosia maschile” e sulla “gelosia femminile” nell’ottica di fornirvi maggiori dettagli sul modo in cui si manifestano.
La gelosia e la necessità di conferme
Uno degli aspetti più difficili da gestire, quando si parla di gelosia, è quello che porta il “geloso” a verificare continuamente, e in modo ansiogeno, tutto quello che fa il partner, scivolando nella preoccupazione costante in relazione a tutte le sue attività quotidiane.
Controllare come si veste (con particolare attenzione se si veste elegante per uscire o meno!), o come gestisce le proprie frequentazioni, le relazioni professionali e di amicizia all’esterno della propria relazione di coppia è un atteggiamento che evidenzia, come abbiamo accennato poco sopra, un sentimento di incertezza, di autostima carente da parte della persona che lo esprime. La persona gelosa, infatti, anche se a livello inconscio, cerca nell’affetto, nell’amore del proprio partner, quella sicurezza che non riesce a costruire in se stesso, con le proprie forze.
Gelosia, litigi, accuse
Quando si parla di gelosia, siamo naturalmente portati a pensare ad atteggiamenti estremi di litigio, di controllo, di rimproveri e di accuse su ipotetici tradimenti. Questo è il polso di molte relazioni di coppia che si fondano su interazioni turbolente e dove, spesso, i due partner hanno la sensazione di sentirsi comunque appagati dalla gelosia costante e preoccupata del proprio compagno/a.
Anche in questo ambito, nonostante questi comportamenti possano essere considerati come facenti parte di una relazione consolidata, a lungo andare potrebbe esserci un logorio del rapporto dal momento che la tensione continua brucia tutte le energie positive, emotive, fisiche e anche mentali della coppia stessa, impedendo ad entrambi i partner di esprimere i propri sentimenti in completa fiducia.
Nel libro che trovate in fondo all’articolo, sono presenti ulteriori approfondimenti di questo aspetto così importante per il ripristino dell’equilibrio nella relazione di coppia.
Nel prossimo articolo, “Gelosia: strategie e metodi per sconfiggerla (parte 3)”, parleremo di “dipendenza affettiva” e di che cosa cercano, in una relazione, un uomo e una donna.
Consigli di lettura:
In questo video trovate una rapida carrellata degli argomenti che sono trattati nel libro sulla Gelosia.
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