Il Significato esoterico e simbolico del Numero 18
Significato, simbologia e corrispondenze del Numero 18
Il significato del Numero 18, fra tradizione cristiana, ebraica, indiana e islamica.
Il significato del Numero 18, radice di 9, Numero mistico per eccellenza, ha degli insegnamenti importanti da fornirci che aprono la mente a riflessioni del tutto inaspettate.
Innanzitutto, il Numero 18 è una cifra composta. I suoi “divisori” sono l’1, il 2, il 3, il 6 e il 9, ovviamente. Ha struttura pentagonale e piramidale.
Come cifra, il Numero 18 emerge nel metodo di calcolo temporale precolombiano e subito si attesta presso la tradizione occidentale probabilmente perché è in stretto contatto con il 360, numero del cerchio. Molto probabilmente questo è dovuto al fatto che il 18 sia un numero ciclico astrale. Le eclissi solari e lunari si ripetono, infatti, ogni diciotto anni.
Ai tempi dell’antica Roma il Numero 18 era considerato non molto positivo tanto che, nel diciottesimo giorno di ogni mese, nessun atto, pubblico o privato, doveva essere compiuto, fermo restando che non fosse una cosa assolutamente necessaria.
Anche per i Maya il 18 era un numero importante. Un anno, per questo popolo, era composto da 18 mesi, ognuno dei quali durava 20 giorni, con il resto di 5 giorni.
I Druidi, ad esempio, lo avevano inserito nel loro alfabeto degli alberi, chiamato OGHAM, collegato ai riti di divinazione. L’alfabeto druidico degli alberi era composto da 18 lettere, 13 consonanti e 5 vocali. Ognuna di queste lettere era associata al nome dell’albero del quale era l’iniziale.
Vediamo adesso il significato del Numero 18 per le varie religioni.
Corrispondenze cristiane
Nella Bibbia ad esempio, le anime dei Giusti, si manifestano disposte in 18 colonne “profumate”. Nell’esegesi cristiana medievale, poi, viene interpretato come la somma di 10+8, cioè il completamento della legge tramite la grazia, come testimonia Luca 13,11 con la guarigione delle donne paralizzate da 18 anni. E ancora, abbiamo le diciotto persone uccise dalla caduta della torre a Siloam. (Luca 13,4). Il Numero 18 poi, rappresenta il prodotto di 3×6, la fede nella Trinità unita alle buone azioni.
Corrispondenze germaniche
Nella tradizione germanica il 18 appare unicamente come il raddoppiamento del sacro 9. Haldan aveva 18 figli. Odino conosce 18 oggetti.
Corrispondenze buddhiste
La stessa letteratura del Buddha, evidenzia le sue 18 “condizioni”. Forse anche i 18 grandi arbat, i santi del buddhismo cinese, sono legati al raddoppiamento del sacro 9.
Sempre per i buddhisti, i capitoli della Bhagavad-Gita sono 18. I Bonzi poi, durante le loro preghiere, utilizzano un rosario costruito con 18 grani.
Corrispondenze ebraiche
Il 18 è un numero importante anche secondo la tradizione ebraica. Corrisponde infatti alla parola Nay (vivo) e al nome David. Il 18 compare anche come numero di ripartizione. Per l’ebraismo l’esempio più evidente è proprio la Preghiera del 18. Si tratta di una delle più importanti tefillà, o preghiere per antonomasia, chiamata anche con il nome di preghiera delle “18 benedizioni”. A livello kabalistico il 18 corrisponde a Tsedek (Justus). È collegato all’intelligenza Tharsis e governa l’autunno, l’Ovest o Occidente. Richiama la forma finale degli elementi e la materia universale.
Corrispondenze islamiche
La tradizione islamica elenca le 18 consonanti (che a seconda del tipo di scrittura possono essere anche 19) della formula introduttiva Bismillāhi’r – rahmāni’r – rahīm (nel nome di Dio, il più misericordioso dei misericordiosi).
Forse prende origine da qui l’idea che vi siano 18.000 mondi. Per la confraternita dei Mathnawi di Gialal al-Din Rumi, il cosiddetto “Cantico del Flauto” è formato da 18 versi. L’adepto che desidera far parte dell’ordine, deve passare 18 giorni nel convento come inserviente, quindi apprendere 18 tipi di servizio in cucina e, una volta trascorsi 1001 giorni, dal giorno della preparazione, viene condotto con un candelabro a 8 bracci nella sua nuova cella, dove dovrà dedicare altri 18 giorni alla meditazione.
C’era anche l’usanza che i visitatori portassero 18 doni, ad esempio 18 candele. Non è ben chiaro se vi sia, in queste regole, un richiamo alla tradizione turca dei 18 doni, anche se ciò è possibile.
Corrispondenze indiane
Anche l’epos indiano (ovvero il singolo poema epico o l’insieme di leggende e poemi epici), chiamato Mahābhārata è suddiviso in 18 libri.
Altre caratteristiche e curiosità del numero 18
In epoca più vicina a noi, ad esempio nella Francia della rivoluzione, il 18 era una data importante. Infatti, il giorno 18 di brumaio (il 9 novembre), scandì il passaggio del Direttorio al Consolato.
Vi sono altre caratteristiche singolari per questa cifra. Il 18 è essenzialmente un numero “femminile” per tutto quello che riguarda la simbologia esoterica. Rappresenta infatti il carattere ricettivo, creativo e intuitivo della persona. Ecco perché è considerato un numero che segnala abbondanza.
La riduzione del 18 a 9, al quale è legato per via dell’energia simile (numero femminile che rappresenta la donna come madre che concepisce una nuova vita), ci riporta alla sacralità di questa cifra che richiama i cicli della vita.
A livello terrestre, la circolazione magnetica raggiunge la sua massima energia annuale il 18 giugno e si conserva fino al 22 giugno, giorno in cui comincia lo scarico. Sempre il 18 giugno ebbe luogo la battaglia di Waterloo e dopo cinque giorni seguì l’abdicazione.
Secondo le antiche tavole delle corrispondenze per questa cifra (che possono in qualche modo far sorridere), il 18 era associato al detto “Fortuna Oriens Via”, alla Luna e al Nodo Lunare, ed ha le seguenti peculiarità:
- Temperamento secco
- Guadagno che comincia
- Buon consiglio della parentela
- Speranza di eredità
- Concepimento sicuro
- Cura fortunata o parto felice
- Riconciliazione con i nemici
- Matrimonio felice
- Guarigione da malattie
- Astronomia
- Entrata in favore dei potenti
- Benefici
- Liberazione da pericoli
Il 18/9 come Missione di Vita
Secondo le regole basali della Numerologia Evolutiva, il 18 come scopo di vita, in riduzione a 9, ha le seguenti caratteristiche:
- 9: Integrità e saggezza
- 8: abbondanza e potere
- 1: creatività e fiducia
Coloro che si trovano sul cammino di vita del 18/9, si trovano a dover risolvere delle questioni con la propria onestà interiore (specialmente verso sé stessi prima che verso gli altri). Devono inoltre imparare a gestire le proprie risorse economiche, mitigare la loro tendenza al controllo e sviluppare maggiore fiducia in sé stessi.
Devono inoltre imparare a controllare la loro energia e la loro influenza sulle situazioni e persone con più creatività e rispettando i rigorosi principi dell’integrità morale.
Le persone 18/9 hanno una profondità, un carisma e un magnetismo naturali. La loro personalità affascinante e carismatica, si basa sull’immagine della loro intelligenza e della loro saggezza.
Il loro potere spirituale si manifesta e guidano gli altri con l’esempio e l’ispirazione. Sono dei creativi che subordinano il loro lavoro ad una causa superiore piuttosto che al successo.
In forma negativa, ovvero per ciò che riguarda le lacune da colmare, il 18/9 di cammino di Vita ha una vita interiore tormentata e complessa. Spesso, questo disagio interiore si trasforma in una ricerca quasi ossessiva di potere e di controllo assoluto. Spesso restano vittime delle proprie opinioni e arrivano, così, ad avere dei problemi relazionali.
Come dicono i saggi, il destino è nelle nostre mani. Ecco allora qualche suggerimento per cambiare al meglio nel caso descritto nelle ultime righe e volgere l’esperienza del 18/9 al positivo.
Consigli e raccomandazioni
- Non cercate di avere sempre ragione, cercate di fare il bene
- Non abbiate paura della vostra forza interiore; mettetela al servizio degli altri
- Cercate di capire in base a quale rapporto la vostra vita è un buon esempio e in quale aspetto date invece il cattivo esempio
- Impiegate la vostra capacità e potere creativo per fare qualcosa che vi piace e vi fa sentire realizzati.
Domande utili
Riflettete sulle domande seguenti.
- La mia sensazione di sicurezza si basa unicamente sul denaro e il potere?
- Utilizzo la mia energia creativa per delle finalità utili?
- Il denaro e il controllo mi hanno già causato dei problemi con le persone?
Vediamo insieme alcune delle Leggi Spirituali più importanti per cambiare la propria vita in meglio.
Leggi Spirituali: una leva per cambiare la vostra vita
- Legge della Volontà Superiore (la nostra volontà di servire una causa superiore può ispirarci le azioni e le parole che andranno, a loro volta, ad ispirare gli altri)
- Legge dell’Onestà (per essere onesti verso gli altri, bisogna prima essere onesti verso sé stessi)
- Legge della Scelta (noi possiamo scegliere di manifestare la nostra energia creatrice in modo positivo o negativo)
- Legge dell’Intuizione (quando noi cessiamo di essere attenti all’opinione altrui, noi entriamo in contatto con la saggezza del nostro cuore)
- Legge della Flessibilità (restando flessibili, noi possiamo estrarre la parte migliore delle nostre difficoltà e delle circostanze che cambiano)
Analizziamo ora il significato kabalistico e pitagorico del 18
Il 18 in kabbalah
In kabbalah, il 18, è collegato ai termini:
- TZADE= 18° lettera dell’Alef-Beit
- CHAI= Vivo, vitale, radice di ‘vita’
- OHAVI= “Colui che mi ama” (espressione con cui Dio chiamò Abramo)
- EIVAH= L’essere nemici
- CHEIT= Peccato
Il 18, in kabbalah, corrisponde alla lettera ebraica Tzade, che significa ‘amo da pesca’. Tzade invita a ‘pescare’ nel proprio inconscio. Spinge a rafforzare le proprie qualità interiori, ad applicarle senza timore dopo averle, però, riconosciute e accettate.
Le risposte alle domande che ho elencato poco sopra, ci aiuteranno a comprendere come fare. Ma, oltre che essere collegato alla lettera Tzade, il 18 è connesso anche ai termini EIVAH=l’essere nemici e CHEIT=Peccato .
Per ‘peccato’, la kabalah intende il tradimento verso sé stessi, verso l’integrità della propria persona. Peccato è non riconoscere il nostro valore, non condividere con gli altri i nostri doni, i talenti.
Peccato è chiudersi nella propria individualità, non partecipare al mondo, quando invece dovremmo portare la nostra ricchezza interiore al prossimo. La cifra vuole sottolineare che, il vero peccato, è la mancata unione di tutti i nostri aspetti interiori.
Il peccato è associato, qui, al disagio che proviamo quando scegliamo di non esprimere pienamente noi stessi. Significa che, nella vita quotidiana, piuttosto che ‘vivere consapevolmente’ la nostra esistenza, finiamo per ‘indossare’ dei ruoli per ogni circostanza.
Eivah indica l’essere nemici. Si riferisce a tutti gli aspetti della nostra personalità che si scontrano l’un l’altro, che non sono coesi a causa delle maschere che indossiamo per adattarci alle circostanze. Dobbiamo imparare a fondere tutte le nostre sfumature caratteriali e ad avere il coraggio di dichiarare ‘Io Sono’.
Ecco che, il peccato indicato da Cheit, è quello che viene causato dal non riconoscere che, il potere di riunire tutte le nostre parti interiori, è solo ed esclusivamente nelle nostre mani. Non vi sono implicazioni esterne.
Tutto dipende da noi e da quello che sentiamo nel profondo, da come ci impegniamo ad accettare il nostro potere personale; da come riconosciamo i nostri talenti, le nostre caratteristiche distintive e, soprattutto, da come ci adoperiamo per fortificarle e manifestarle nella nostra vita quotidiana.
Ed ora diamo uno sguardo al 18 secondo l’interpretazione Pitagorica.
Il 18 secondo Pitagora
È il numero della moralità della concordia e delle buone associazioni. Quando è presente questo numero nella griglia numerologica, gli eventi tendono sempre a normalizzarsi.
Le situazioni e le cose in generale sono fondati su principi sani, su cause giuste.
È la cifra delle persone che danno consigli onesti e disinteressati, delle associazioni basate su valori etici e duraturi. Porta azioni positive che si ricevono dagli amici.
Cari Amici, per questo 18 esoterico e simbolico oggi è tutto.
A presto con altri approfondimenti.
Vitiana Paola Montana
Counseling & Mentoring