Il “Metodo Anti-Stronzi”

Come creare un ambiente di lavoro più civile e produttivo o sopravvivere se il tuo non lo è.

 

Nelle mie ‘passeggiate in libreria’, a caccia di titoli interessanti, mi sono imbattuta in un libro che ha attirato la mia attenzione per il titolo davvero singolare: ‘il Metodo Anti-stronzi’  di Robert I. Sutton.

metodo antistronzi

 

 

 

 

E la sua variante al ‘femminile’ metodo antistronze

 

 

 

 

 

 

 

Come non fermarsi per leggere almeno la quarta di copertina? Detto fatto, non ho resistito ed ho ceduto alla mia curiosità acquistandolo. Devo dire che l’autore ha saputo catturare l’attenzione in modo molto semplice, parlando con schiettezza delle problematiche più comuni che, spesso, si verificano negli ambienti lavorativi.
Ma non solo. Personalmente ritengo che questa lettura, e i consigli che contiene, possa andare al di là dell’utilizzo esclusivo nell’ambiente professionale, per estendersi anche a quelle situazioni di vita quotidiana nelle quali ci troviamo a confrontarci con persone…per così dire…difficili da gestire.
Ma andiamo per ordine. Leggo testualmente su Treccani la definizione di questo termine tanto criticabile quanto, a volte, realistico: “stronzo”.

Strónzo
strónzo m. [dal longob. *strunz «sterco»].
1. Massa fecale solida di forma cilindrica.
2. (f) . -a) Volgare epiteto ingiurioso, la cui connotazione offensiva si è andata via via riducendo con il tempo, fino a significare, genericamente, «persona inetta e incapace, o che comunque si comporta in modo criticabile»: «… Ci ha detto anche stronzo … E, in quanto a stronzi», crollò il capo, «siamo tutti compagni …» (C. E. Gadda). Spesso anche scherz., in tono amichevole: dai, non fare lo s., vieni con noi! Anche in funzione di agg. (come attributo o come predicato): che ragazza stronza!; ma sei proprio stronzo!; quanto siete stronze!; impiegati stronzi così non ne avevo mai conosciuti! (e, con tono scherz. e amichevole: sei il solito s.!); con riferimento a atteggiamento, discorso e sim., stupido, odioso, detestabile: ragionamenti s.; un comportamento s.; ha delle idee davvero stronze. ◆ Dim. stronzétto, stronzettino; accr. stronzóne; pegg. stronzàccio (tutti in senso fig., con i rispettivi femm. stronzétta e stronzettina, stronzóna, stronzàccia)

Fonte Treccani

Sulla prima definizione [strunz], mi pare che non ci sia nulla da eccepire e posso limitarmi ad accettarne il significato constatando che non  fornisce altre informazioni utili ad un maggiore approfondimento di tutte le declinazioni della parola.
Se invece scivolo al punto numero due della definizione di Treccani non posso non ammettere di essere di fronte ad un ‘universo’ costellato di una miriade di spunti riflessivi sull’argomento.
Lascio a voi la considerazione sul vostro personale punto di vista in merito alla definizione numero due di Treccani e torno, invece, al testo di Sutton per condividere, con questo articolo, ciò che è emerso dalla mia lettura.

Il libro si apre con una prefazione a dir poco gustosa che spiega, con parole chiare e non edulcorate, le varie definizioni di colui che Sutton definisce il ‘bastardo aziendale’. Finalmente qualcuno che va al sodo di questa piaga sociale senza mezzi termini.
Ma Sutton non si ferma qui e, nei capitoli successivi, dimostra con dati alla mano scaturiti da studi mirati, quali siano i danni anche economici causati dalla ‘stronzite’ in azienda.
L’esame a livello sociologico che l’autore propone, è uno spaccato dei nostri tempi che spiega in modo esaustivo sia la situazione attuale, sia i rimedi che le aziende, in questo caso prevalentemente americane ma non solo, hanno deciso di adottare per arginare il fenomeno.
Le strategie scelte e utilizzate da chi è preposto alla gestione del personale in azienda, di cui Sutton spiega con minuzia i dettagli, hanno prodotto secondo le statistiche risultati ottimali al punto che, una volta studiato il modello, gli esperti hanno deciso di estenderlo anche all’ interazione con i clienti e i consumatori più in generale.
In effetti, il virus della stronzite può colpire chiunque, ecco perché lo scrittore parla di ‘metodo’; un metodo che sia semplice da adottare e che, soprattutto, sia replicabile e adattabile alle più svariate condizioni, compreso l’ambito delle relazioni più strette.
Sutton però, si spinge oltre con questa riflessione e si rivolge direttamente al lettore invitandolo, con un test apposito, a valutare il suo personale livello di ‘stronzaggine’ perché si, anche dentro di noi può nascondersi il germe di questa terribile pandemia; in altre parole dobbiamo avere la forza di riconoscere l’eventuale ‘stronzo che è in noi’.

Non mancano neppure alcune sagge considerazioni sulla bontà di ‘essere stronzi’ oppure sui ‘vantaggi di essere cattivi’ che Sutton spiega con dovizia di particolari in modo davvero originale.
Il libro, ben scritto, percorso da una vena di umorismo asciutto, si dedica negli ultimi capitoli ad esporre i suggerimenti pratici che il lettore può mettere in pratica per evitare prima di tutto, di essere ‘contaminato’ da ‘avvelenamento da stronzi’ e poi quali siano i rimedi che può adottare se, per esempio, non può abbandonare il proprio posto di lavoro oppure non può cambiare velocemente la propria situazione personale di vita e deve, pertanto, rafforzare la sua capacità resiliente  in quel contesto.
Concludo riportando l’ultimo paragrafo del libro che, ne sono certa, vi piacerà:
“Il succo di questo libro è molto semplice: il tempo a nostra disposizione su questa terra è molto limitato. Non sarebbe splendido trascorrere la vita senza dover incontrare qualcuno che ci mortifica con i suoi commenti e le azioni?
Questo libro ha l’obiettivo di estirpare questa malapianta e di far capire a questa gente che così priva il prossimo della sua autostima e della sua dignità. Se non ne potete più di lavorare a Bastardopoli, e se non vi va più di passeggiare sul Viale degli Stronzi, beh, allora impegnatevi per contribuire a un clima lavorativo civile. Certo, lo sapete già. Ma non è arrivato il momento di fare qualcosa a riguardo?”
Sutton, con questo testo, ha riscattato anni di fantozziana sudditanza.
Se potete leggetelo, cliccate sulla copertina per i dettagli:

metodo antistronzi

 

 

Vi consiglio di leggere anche la variante al ‘femminile’ perché contiene delle vere ‘perle di saggezza’!

 

Quest’ultimo, invece, è da considerarsi un ‘approfondimento’ ‘Testa di capo – Come Essere i Migliori Imparando dai Peggiori’.

Cliccate sulla copertina per leggere la sinossi.

testa di capo mobbing azienda

 

 

Buona Lettura! 🙂

Vitiana Paola Montana

Counseling & Mentoring

 

 

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